Febbraio 2019


 








Alexandra Oppo

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Alexandra Oppo è un’attrice di origine olandese e italiana. Come musicista, Oppo è valutata per la sua versatilità e l'uso espressivo della voce cantata e parlata. A oggi, Oppo ha lavorato con numerosi artisti di talento, dal compositore Serge Verstockt, ai registi teatrali Franz Marijnen e Wouter Van Looy, alla coreografa Isabella Soupart, ai registi Julie Delpy e Christophe Schrewe, allo showrunner Tom Fontana.

Oppo è uno dei fondatori dell’ensemble di teatro musica LÂP, gruppo residente in Belgio dalla casa produttrice Muziektheater Transparant. Oppo è apprezzata per le sue capacità come cantante, attrice e pianista ed è la principale ideatrice delle nuove creazioni dell'ensemble. Oppo canta le opere di Eisler, Dessau, Piaf, tra gli altri, ha fatto arrangiamenti di Schütz e di Schönberg per gli strumenti del gruppo e canta come prima voce nell'apprezzato adattamento che l'ensemble fece di ‘Gloria’ di Patti Smith ("Tre accordi uniti dal potere della parola", Patti Smith). All'inizio di quest'anno, Alexandra Oppo, a fianco del drammaturgo Tobias Kokkelmans, ha adattato il testo inglese del Cantico dei Cantici e gli ha dato voce nella grande opera punk di Verstockt, Canticum Canticorum (Champ d'Action, Muziektheater Transparant, Collegium Vocale). I Love My Family (2015) è un pezzo solista, cui Alexandra Oppo si è dedicata in collaborazione con Isabella Soupart, e che rappresenta gli stretti legami della sua famiglia con Mussolini. In Scarlatti (2014) Oppo ha recitato la parte di una scorbutica pianista concertista. Nella serie Virgin (FR), era una tassista tatuata, una aristocratica in Borgia (FR / DE / CZ), una piccola borghese in Chaussée d'Amour (BE). Oppo lavora per cinema, teatro e televisione in Belgio, Francia e Italia.

"Alexandra Oppo, in qualità pianista da concerto, ha una capacità che merita una carriera internazionale". Guido Lauwaert in Knack, 21 febbraio 2014 (re: Scarlatti)

"Ancora una volta, assistiamo a un fenomenale contributo musicale di Alexandra Oppo con la sua epica performance in 'Gloria' di Patti Smith". Bert Hertogs in Concertnews, 21 agosto 2018 (re: La Visita)

"Una menzione d'onore all’ensemble di musica teatrale LÂP, che regala agli spettatori un raffinato ed entusiastico accompagnamento musicale. A intervalli regolari, i quattro musicisti brillano con una bella polifonia o con una versione accompagnata dal violoncello di Gloria di Patti Smith”. Jan Dertaelen in De Morgen, 12 agosto 2018 (re: La Visita)

"L'attrice Alexandra Oppo canta-recita i bellissimi versi prima dal pulpito, poi da una piattaforma nel coro. La lingua del Cantico dei Cantici non ha eguali (…). Con il progredire della performance, la poesia sussurrata diminuisce e si intensifica la canzone della protesta. Il clou è l'enumerazione, fatta da Oppo, degli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, tra cui l'uguaglianza tra uomini e donne, la libertà di religione e la libertà di accesso alle espressioni della cultura e della scienza". Kester Freriks in Theaterkrant, 25 maggio 2018 (re: Canticum Canticorum)

“Alexandra Oppo si incorona nella versione rivisitata che è ora presentata al grande pubblico dal teatro musicale Transparant e Wintervuur, ed è la rivelazione di questa produzione. Oppo è un’artista completa che ha il potenziale di realizzare e portare a termine affascinanti progetti da solista. Il suo modo di suonare (il piano) è eccellente (tra gli altri durante "Tout va très bien, madame la marquise" di Paul Misraki) e inoltre il suo caldo timbro vocale - con deliziosi toni bassi - è ammirevole. Da diva giocosa ('Je cherche un millionaire' di Nacio Herb Brown, che rende anche a capella) a seduttrice di un taglialegna (con Naomi Beeldens in un ruolo maschile in 'Ballade vom Förster und der Grafin' di Bertolt Brecht su musica di Paul Dessau), fino a una donna che vive al di sopra dei suoi mezzi, si reca in un elegante ristorante di Parigi, ma appena prima del momento di pagare si defila sulla musica di Francis Poulenc, ... rende tutto in un modo molto fresco, tanto che (spesso) brilla da sola nello spettacolo nella casa del distretto di Borgerhout. Spesso questo ha anche a che fare con la sua presenza scenica: la sua capacità di cantare e suonare la rendono un’artista di livello internazionale”. Bert Hertogs in Concertnews, 3 gennaio 2018 (re: Les Âmes Perdues)

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